tecnici 2015CSS Verona: Roncaia, Casson, Pasetto, Russo, Rossi, Pulliero, Dell’Armi, Cerello, Piccoli (1), Prandini (1), Verzini (3), Mattioni (1), Tofanin. Tecnico: Del Giudice.
RN Florentia: Banchelli, Marioni (1), Andreini C. (1), Vittori, Travelli (1), Cortoni, Feroce (1), Gasparri, Pacini (1), Giannetti (1), Andreini M., Tassone, Rontani. Tecnico: Ceccarelli.
Superiorità: Css Verona 0/2 + 2 TR di cui uno parato da Banchelli a Mattioni nel 4° tempo; RNF 1/4 + 2 TR di cui uno sbagliato da Giannetti nel 2° tempo.

Arbitro: Ferrari di Milano
Successione delle reti: 1-0 (Mattioni); 1-1 (Andreini C.); 1-2 (Pacini); 1-3 (Feroce); 2-3 (Verzini); 3-3 (Piccoli); 4-3 (Verzini); 4-4 (Travelli); 5-4 (Verzini); 5-5 (Marioni); 6-5 (Prandini); 6-6 (Giannetti).

Pareggio agrodolce per le biancorosse, ottenuto all’ultimo tuffo dopo che Bnachelli ha neutralizzato il rigore del possibile 7-5 a favore delle veronesi a 1.35 dal termine dell’incontro. Sul capovolgimento di fronte, rete in superiorità, una delle poche fischiate dal fin troppo permissivo Ferrari, siglata da Lucia Giannetti.
Giornata comunque favorevole alle ragazze di Ceccarelli, considerando le contemporanee sconfitte di Ancona e Como e il consolidamento del 3° posto in classifica al termine di un ottimo girone d’andata, dove la squadra ha saputo dimostrare la qualità del proprio lavoro a dispetto dell’inesperienza e delle aspettative di inizio stagione.

Il commento di Maurizio Ceccarelli: «Abbiamo sprecato una buona opportunità per mettere ulteriormente in sicurezza il terzo posto. Adesso dobbiamo andare ad Ancona e dimostrare che vogliamo i play-off, un traguardo incredibile per queste ragazze, ma certo dovremo mettere in acqua più cinismo rispetto alle ultime due partite. Tendiamo a non voler insistere con determinazione sulle cose che ci riuscirebbero bene, in particolare diventiamo troppo leziose in superiorità. Ma forse è questione di superficialità nell’approccio di diverse atlete, che ancora non hanno capito lo spirito necessario ad ottenere dei traguardi, siano essi individuali che di squadra».

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Matteo (561)